lunes, 18 de noviembre de 2013

PENSIONATI E TARTASSATI. ''UN ITALIANO PAGA 4.000 EURO L'ANNO, UN TEDESCO 39''



Poveri pensionati. E' il caso di dirlo alla luce dello studio pubblicato oggi da Confesercenti che rileva il peso abnorme delle tasse che grava sul popolo degli "over". Un'anomalia, è bene sottolinearlo, tutta italiana visto che nelle altre principali nazioni europee le imposte calano con la progressione dell'età. IRPEF. Pesa soprattutto l'eccesso di prelievo che scaturisce dalla combinazione fra Irpef e addizionali regionale e comunale; sia perche', diversamente da quanto avviene nel resto d'Europa, il carico fiscale sulle pensioni e' superiore a quello che grava sui redditi da lavoro dipendente di analogo ammontare. CONTI. Detrazioni inique: 1840 euro per i dipendenti, 1725 per i pensionati sotto i 75 anni In particolare, spiega Confesercenti, emergono due significative differenze particolarita' tutte italiane: l'importo delle detrazioni d'imposta riconosciute ai pensionati (1.725 euro al di sotto dei 75 anni e a 1.783 euro oltre 75 anni è inferiore a quello previsto a favore dei redditi da lavoro dipendente (1.840 euro); nel nostro Paese non vi è traccia dei trattamenti impositivi agevolati che sono riconosciuti nella quasi generalita' dei paesi europei. CONFRONTO. Qual e' il peso della penalizzazione per i pensionati italiani? Lo possiamo verificare confrontando innanzitutto quanto paga rispetto ai suoi "colleghi" europei. A questo fine, sono stati individuati due livelli di pensione entro i quali si collocano i due terzi dei 16,5 milioni dei pensionati italiani: quelli corrispondenti a 1,5 volte ed a 3 volte il trattamento minimo Inps (pari, nel 2013, a 9.661 euro e, rispettivamente, a 19.322 euro). Abbiamo poi assunto che il pensionato di riferimento abbia un'eta' compresa fra i 65 e i 75 anni e non abbia carichi di famiglia. Infine, per determinare l'importo del prelievo regionale e comunale, si è ipotizzato che il pensionato sia residente a Roma. Il confronto praticamente non esiste per la pensione pari a 1,5 volte il trattamento minimo: solo il pensionato italiano paga le imposte (che decurtano di oltre il 9% la sua pensione), mentre altrove non si subisce alcun prelievo, a motivo dell'operare di specifici trattamenti agevolativi. TARTASSATI. Ma non meno dirompente e' il risultato che emerge nel caso del trattamento pari a tre volte il minimo: il pensionato italiano e' soggetto ad un prelievo doppio rispetto a quello spagnolo, triplo rispetto a quello inglese, quadruplo rispetto a quello francese e, infine, incommensurabilmente superiore a quello tedesco. Il divario emerge ancor piu' nettamente rispetto a una pensione pari a tre volte il minimo: si va dagli oltre 4 mila euro sopportati dal pensionato italiano ai 39 a carico del pensionato tedesco.

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